MENOPAUSA

MENOPAUSA

Con il termine Menopausa,

si indica un momento importante della donna in cui avvengono dei cambiamenti ormonali.

Si definisce menopausa l’ultima mestruazione della donna.

La donna è in menopausa quando è trascorso almeno un anno dall’ultima mestruazione.

Ma cosa succede veramente?

Con la mancanza del ciclo mestruale il nostro cervello riceve il segnale che qualcosa non va, quindi invia scariche di adrenalina e vampate, per cercare di riportare tutto nella normalità! Ed è in questa fase che si inizia ad accumulare kili in più, si perde il controllo, il nostro corpo cambia e travolti dal momento, viviamo giorni dopo giorni senza bloccare il problema.

Cosa fare?

  1. ridurre le calorie
  2. ridurre lo zucchero
  3. inserire più proteine
  4. inserire più fibre
  5. bere almeno 2 litri di acqua
  6. fare molto movimento

I bassi contenuti di estrogeni possono portare a cambiamenti nella salute come ad esempio l’osteoporosi, che significa osso poroso, è caratterizzata da un progressivo assottigliamento osseo.

  1. 1.      aumenta il rischio di sviluppare ischemia ed ictus
  2. 2.      Secchezza vaginale, rapporti dolorosi
  3. 3.      perdita di forza muscolare
  4. 4.      perdita di denti o ritiro gengivali
  5. 5.      pelle secca, rughe
  6. 6.      ansia, depressione

Da donna a donna i sintomi possono variare, o addirittura non esserci, ma semmai vorremo intervenire con una terapia farmacologica cosa dovremmo fare?

Potremmo prendere una terapia ormonale sostitutiva, prendere degli integratori, la menopausa porta a dei problemi di salute che potremmo cercare di aiutare con l’introduzione di alimenti nella dieta quotidiana.

OSTEOPOROSI E CALCIO:

Cosa mangiare quindi?

Per garantire il corretto apporto di calcio vanno consumati latticini (come latte, formaggi, yogurt, preferendo le versioni magre come i fiocchi di latte o la ricotta per evitare un apporto eccessivo di grassi saturi).

Ma anche l’acqua minerale, la verdura a foglia verde, i legumi, la frutta in guscio, i semi di sesamo, il pesce (soprattutto alcune tipologie) oppure prodotti fortificati.

Ovviamente va tutto inserito in una dieta bilanciata per evitare carenze o eccessi poi da altre parti.

Infatti, ad esempio, un consumo smodato di formaggi e latticini per evitare carenze calciche non è sano oltre che ad essere fortemente sconsigliato a causa dell’elevato contenuto di colesterolo.

Erroneamente da quanto si pensi anche un’alimentazione in menopausa a prevalenza vegetale può garantire il corretto apporto di calcio, se studiata in maniera equilibrata e bilanciata da un biologo nutrizionista.

Il calcio da solo però non basta, come accennato prima, è essenziale il corretto apporto di vitamina D prodotta dalla nostra pelle con l’esposizione solare, ma spesso non basta.

Non è raro incorrere in carenze, anzi la maggior parte della popolazione è carente di vitamina D, è quindi necessario aiutarci con l’alimentazione prediligendo pesce, carne, uova, cereali integrali, latticini e semi.

Questa vitamina di natura lipidica è molto importante essendo un vero e proprio ormone. Spesso si deve ricorrere ad integratori specifici stando attenti a fenomeni di accumulo che possono essere ‘’tossici”: è quindi importante consultare il medico.

La vitamina K è anch’essa contenuta in uova, pollame e legumi e insieme al magnesio ha un ruolo funzionale nella deposizione del calcio nei tessuti.

Il magnesio ha un ruolo importante nella gestione degli sbalzi di umore e stati ansiosi, si trova in quantità rilevante nella frutta secca, legumi, cioccolata, vegetali a foglia verde e cereali. Il magnesio va ad agire contro spossatezza, insonnia, irritabilità e tutti quei fastidi associati al periodo di ingresso di una donna nella menopausa.

IPERCOLESTEROLEMIA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Cosa mangiare quindi?

Alimenti ricchi di omega 3 come pesce (soprattutto pesce azzurro), frutta secca (noci) e semi di lino e poveri di grassi saturi (insaccati, formaggi, carni rosse, dolci, merendine etc…).

SINDROME METABOLICA e CARENZA DI B12 E ACIDO FOLICO

Cosa mangiare quindi?

Alimenti ricchi di B12 sono la soia, le uova, latticini e formaggi (attenzione al colesterolo), la carne, pesce, cereali fortificati. In caso di alimentazione prettamente vegana, la B12 è da integrare mediante specifici integratori.

MA IN SOSTANZA, COME DEV’ESSERE LA DIETA IN MENOPAUSA?

È evidente di come e quanti effetti possa avere la dieta sulla tua salute di Donna, soprattutto nella fase delicata della menopausa e nella transizione in questa.

Essenziale non trascurare alcun aspetto affidandosi a professionisti della salute, nutrizionisti focalizzati sulla nutrizione femminile della donna in menopausa.

Proprio perché si tratta di una condizione esclusiva e importantissima da tenere in considerazione. Ovviamente poi vanno tenute in considerazione tutte le altre condizioni fisiopatologiche della Donna che vanno ad incorniciare e a creare il profilo personalizzato, insieme allo stile di vita e ai gusti personali.

Quindi un’alimentazione corretta, ma anche una attività corretta

5 motivi per fare attività fisica in menopausa

  1. Manteniamo il peso ideale e contrastiamo il sovrappeso. In menopausa, a causa del cambiamento dei livelli ormonali, il nostro metabolismo tende a rallentare e aumentiamo di peso più facilmente: l’esercizio fisico non solo ci aiuta a consumare le calorie in eccesso, ma, in associazione ad una dieta equilibrata, mantiene attivo il nostro metabolismo ed è utile a bruciare i grassi in eccesso.
  2. Miglioriamo la pressione arteriosa e agiamo positivamente sui livelli lipidici e glicemici presenti nel circolo sanguigno. Fare attività fisica aiuta infatti a ridurre il colesterolo totale, ad aumentare il colesterolo buono (HDL) e a ridurre i trigliceridi. Inoltre il movimento svolge un’azione favorevole sulla tolleranza agli zuccheri, riducendo il rischio di diabete. Tutti questi aspetti ci aiutano ad abbassare il rischio di malattie cardiovascolari
  3. Rallentiamo l’invecchiamento di muscoli, ossa e articolazioni. I muscoli mantenuti in allenamento sono soggetti a lesioni in misura minore e garantiscono un ottimo supporto ad ossa e articolazioni durante il movimento. L’attività fisica contrasta inoltre la perdita di massa ossea, incrementa la densità delle ossa e previene in tal modo l’osteoporosi, mentre le articolazioni, grazie al continuo movimento, continuano ad essere lubrificate, rimangono più elastiche ed invecchiano più lentamente.
  4. Riduciamo lo stress, preveniamo l’ansia e combattiamo l’insonnia. Con l’esercizio fisico aumentano infatti i livelli di catecolamine e di beta-endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità”, che svolgono un effetto positivo anche sull’umore.
  5. Contrastiamo i principali disturbi legati alla menopausa come mal di testa, irritabilità e vampate di calore

Quale tipo di attività fisica è consigliata in menopausa?

Non è necessario svolgere esercizi pesanti o troppo impegnativi, anzi basta un impegno moderato ma costante.

È consigliata infatti un’attività a basso impatto meccanico, che non solleciti eccessivamente muscoli e articolazioni che possono altrimenti andare più facilmente incontro ad usura e lesioni.

L’attività da preferire è quella aerobica, che richiede bassa intensità e lunga durata.

Gli sport aerobici sono molto utili perché migliorano la funzionalità cardiaca e polmonare e aiutano a tenere sotto controllo il peso e ad agevolare l’assorbimento dei nutrienti dell’osso come calcio e vitamina D.

Molto consigliati sono anche il nuoto e gli esercizi in acqua in generale, perché stimolanti la circolazione e in grado di contrastare la ritenzione idrica, ma sono altrettanto efficaci la bicicletta, lo yoga (che contribuisce a ridurre l’insonnia) e il pilates.

Ok anche a un po’ di stretching, importante a fine di ogni allenamento, jogging, balli di gruppo (dove si fa anche amicizia) o di coppia (specialmente il sensualissimo tango da ballare con il proprio compagno) e anche una bella camminata a passo svelto.

L’importante è comunque riscaldarsi 5-10 minuti prima di iniziare un’attività aerobica e dedicare un po’ di tempo anche alla fase di recupero.

Tutte le attività devono, inoltre, essere praticate con una certa regolarità e non oltre i 40 minuti a sessione.

Tutto sta nel cominciare con la dovuta calma, e una volta preso il ritmo, dopo i primi mesi di allenamento cominceremo a vedere già i primi risultati!

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