DIETA CHETOGENETICA
La dieta chetogenica consente il consumo di grassi naturali e proteine (carne, pesce, pollame) e carboidrati limitati (zuccheri e amidi).
Le diete ad alto contenuto di carboidrati hanno, infatti, l’effetto di elevare lo zucchero nel sangue e di insulina e nel corso del tempo, questi livelli aumentati fino a diventare cronici, e provocano l’effetto fame.
Una dieta con pochi carboidrati (zucchero e amido), è importanti poiché quando questi alimenti vengono digeriti, si suddividono nel sangue (glucosio) del corpo. Se quindi si riduce l’assunzione di carboidrati mangiando più grassi e proteine, il tutto si traduce in un interruttore delle metaboliche in modo da utilizzare lo zucchero come fosse una sorta di combustibile primario per bruciare i grassi. In riferimento a ciò si ottiene una naturale funzione poiché tutto il grasso che viene bruciato, viene convertito in corpi chetonici e i livelli di glucosio e di insulina nel sangue scendono. L’innalzamento conseguente dei chetoni, apporta benefici a cuore, muscoli e cervello. Effetti positivi oltre alla riduzione del peso è anche la minor possibilità di sviluppare il cancro.
Lo stato metabolico di chetosi significa semplicemente che la quantità di corpi chetonici nel sangue hanno raggiunto i livelli più alti del normale. Quando il corpo è si trova in uno stato chetogenico, ciò significa che il metabolismo energetico lipidico è intatto. Il corpo inizierà dunque ad abbattere il proprio grasso corporeo per alimentare le normali funzioni quotidiane, del corpo stesso.
PIANIFICARE UNA DIETA CHETOGENICA
Un tipico pasto della dieta chetogenica comprende circa 90/150 grammi di proteine, e di solito cucinati in grassi naturali (per esempio, burro, lardo, panna, olio di oliva, o olio di cocco, con l’aggiunta di alimenti senza amido come verdure a foglia tipo la lattuga, gli spinaci, la zucca e il cavolo. L’obiettivo di un programma di dieta chetogenica è dunque quello di migliorare il benessere attraverso un cambiamento metabolico in cui la fonte di combustibile cellulare primaria passa da combustibili combustibili dei carboidrati (glucosio) a quelli grassi e al loro prodotto metabolismo chiamati chetoni.
Se si nota (dopo almeno un mese dall’inizio della dieta) che non ci si sente bene con livelli molto bassi di carboidrati, allora è sufficiente aggiungerne altri, come ad esempio mangiando patate dolci e altre verdure che tendenzialmente risolvono questo piccolo ma importante problema. Stanno lontano da cereali e contare invece su verdure, con un contenuto di carboidrati moderatamente alto (60-100 grammi / giorno) dovrebbe dunque tradursi, in effetti, benefici per la salute.